Rassegna stampa

Mostra tutti Casa di Cura Musumeci Gecas Istituto Oncologico del Mediterraneo Rem Radioterapia Villa Lisa






giovedì, 15 aprile 2021

Repubblica Palermo - IOM: sinergia tra clinica e ricerca

IOM: una forte sinergia tra il dipartimento oncologico multidisciplinare e la ricerca

per il continuo miglioramento delle cure contro i tumori







sabato, 9 gennaio 2021

La Sicilia - Live surgery

Live surgery: allo IOM un intervento in laparoscopica in diretta

Durante un convegno internazionale in diretta dalla sala operatoria dello IOM un intervento di tumore al retto in laparoscopia effettuato dall’equipe del prof. Giannone

L’equipe di chirurgia generale oncologica dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) diretta dal prof. Giannone ha partecipato, con un intervento di tumore al retto con tecnica laparoscopica in diretta live dalla sala operatoria, al 31° congresso internazionale di chirurgia dell'apparato digerente organizzato dal prof. Giorgio Palazzini. Un importante evento a livello internazionale. All'intervento hanno partecipato attivamente, sempre sotto l'attenta supervisione del prof. Giannone, anche i giovani medici chirurghi formati allo IOM, a testimonianza dell'altissimo grado di specializzazione raggiunto. E' una grande soddisfazione per me - afferma il prof. Giannone – vedere che i chirurghi che ho formato in questi ultimi anni hanno raggiunto un grado di professionalità e competenza così elevato. È veramente fondamentale formare al meglio la prossima generazione di medici, il futuro è nelle loro mani. Abbiamo lavorato tutti insieme, medici ed infermieri, in sinergia: il responsabile dell’anestesia il dott. Mario Guglielmo, le dott.sse Enrica Deiana e Carolina Picardo, recentemente assunte allo IOM subito dopo la specializzazione, lo specializzando dott. Marco De Zuanni, il caposala Saverio Lecci, gli infermieri Marco Sottile e Salvatore Graziano. Questo è stato possibile grazie all’elevato numero di interventi che effettuiamo ogni anno che ci da la possibilità di affinare le procedure e permette a tutta l’equipe di specializzarsi e garantire una qualità sempre più elevata. Questo vale non solo per l’equipe chirurgica, ma per tutte le equipe che collaborano insieme con un approccio integrato e multidisciplinare.

Il volume operatorio del chirurgo e della struttura in cui lavora ha una diretta correlazione con prognosi, complicanze peri-operatorie e mortalità. L'equipe chirurgica dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande ha effettuato 922 interventi di patologia colo-rettale da ottobre 2016 a ottobre 2020. Nel totale dei pazienti operati di patologia colo-rettale sono stati sottoposti a chirurgia oncologica, quindi per tumore, 773 pazienti (83.83%). La distribuzione – afferma il dott. Gaspare Foresta chirurgo esperto aiuto del prof. Giannone da anni- per sede ci ha portato ad affrontare 523 tumori del colon (67.83%) e 250 tumori del retto-ano (32.17%), con una percentuale di chirurgia laparoscopica del 74,12%.

I numeri sopra riportati- spiega Giannone- sono indice di una casistica da vero Centro di Eccellenza poiché rispettano appieno tutti i requisiti richiesti a garanzia di qualità. Per quanto riguarda la quantità l’AGENAS (Agenzia Nazionale Servizi Sanitari) ha fissato un numero minimo di interventi che un Centro dovrebbe eseguire in un anno per essere qualificato come affidabile, cosiddetta soglia di garanzia, pari a 50 casi/anno. Alcune Società Scientifiche, come la SICO (Società Italiana Chirurgia Oncologica) tende a portare questo numero a valori superiori (70-80 casi/anno). Meno di un terzo delle strutture chirurgiche in Italia raggiunge questi numeri. Anche per quanto riguarda il numero di interventi praticati in laparoscopia le percentuali registrate sopravanzano nettamente la media nazionale. In Italia, sempre secondo dati AGENAS, vengono praticati interventi in laparoscopia per il colon nel 40% e per il retto nel 46% dei casi; come abbiamo visto allo IOM le percentuali sono invece superiori al 70% e ciò colloca la nostra struttura tra i Centri a più alto volume di chirurgia laparoscopica in Italia. Ovviamente questo alto volume comporta l’acquisizione di tutti i vantaggi che la tecnica laparoscopica presenta rispetto alla chirurgia open (minore/assenza di dolore post operatorio, ripresa della canalizzazione più rapida, degenza più breve, etc.). Una ulteriore considerazione è da farsi sulla bassa percentuale di complicanze maggiori riscontrate e sulla ancora più bassa percentuale di mortalità perioperatoria; entrambe queste percentuali sono indice di qualità e la bassa mortalità indica, inoltre, la capacità della struttura di risolvere positivamente anche le più impegnative complicanze.



sabato, 10 ottobre 2020

La sicilia - Covid-19: per l'Italia solo un danno o anche un'opportunità?

Covid-19: per l'Italia solo un danno o anche un'opportunità?

Dobbiamo lottare gli ultimi mesi, se pianifichiamo le azioni e gli investimenti con responsabilità abbiamo una grande opportunità di sviluppo

 

 

Si è svolto a Catania un incontro - organizzato dalla Casa di cura Musumeci Gecas e dall'Istituto Oncologico del Mediterraneo - IOM (Gruppo Samed) - sul tema Covid-19: per l'Italia solo un danno o anche un'opportunità? Sono intervenuti il prof. Walter Ricciardi Prof. Ord. di Igiene - Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; Consigliere Scientifico del Ministro della Salute per la pandemia da coronavirus; Presidente della World Federation of Public Health Associations (WFPHA), il dott. Giovanni Leonardi (in videoconferenza) Direttore Ministero della Salute, il dott. Giuseppe Liberti Commissario per il Covid-19 presso ASP 3 Catania. Hanno portato i saluti introduttivi la dott.ssa Barbara Cittadini, presidente nazionale Aiop, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Ha moderato il prof. Salvatore Sciacca - Direttore Sanitario Casa di cura Musumeci Gecas; Membro CTS IOM; l’avv. Ettore Denti, Amministratore delegato IOM e Casa di cura Musumeci Gecas ha presentato il Gruppo. Presenti i maggiori esponenti della sanità siciliana, molti dei quali sono intervenuti nel corso di un dibattito molto interessante.

 

In questi mesi difficili per tutti- afferma Denti - in particolar modo per chi opera all'interno del settore sanitario, il nostro Gruppo si è impegnato attivamente per fronteggiare l'emergenza e continuare a tutelare al meglio la salute dei pazienti. Importante segnalare la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato che si è creata durante la pandemia. Speriamo che questa esperienza possa servire ad attivare una vera e propria rete sanitaria pubblico- privato. Noi da sempre crediamo che l'unico modo per garantire ai cittadini siciliani la possibilità di una sanità di eccellenza senza doversi spostare al nord, sia fare squadra senza distinzioni tra pubblico e privato. Siamo convinti che da questa pandemia possiamo trarre degli insegnamenti pertanto abbiamo deciso di organizzare un evento in cui discutere non solo delle problematiche, ma anche delle opportunità con illustri relatori. Dagli interventi degli esperti sono emersi vari spunti, alcune criticità, ma anche tante opportunità per il nostro paese.

 

Questo virus è arrivato in silenzio – afferma Sciacca - scambiato per una comune influenza, ma è insidioso perché scarsamente letale, tanto che si tende a sottovalutarlo, ma molto contagioso e quindi sta causando un numero enorme di decessi. Ci ha trovati impreparati, con una sanità fatta a pezzi. Io pensavo di poter arrivare alla fine della mia vita senza conoscere la guerra, invece quest’anno ci siamo imbattuti in questa emergenza che è una guerra, diversa da quella combattuta dai nostri genitori, ma una guerra e come tale va affrontata.

 

Per quanto riguarda Catania, all’inizio l’emergenza – afferma Liberti - è stata gestita quasi esclusivamente dai reparti di malattie infettive degli ospedali perché la sanità territoriale non era pronta, ma adesso siamo pronti a gestirla in sinergia tra il territorio e la sanità pubblica e privata. Abbiamo un buon sistema di tracciamento, siamo in grado di eseguire i tamponi di screening in tempi rapidi, abbiamo attivato una task force per le scuole in grado di agire tempestivamente. Catania adesso è punto riferimento per tutta la Sicilia.   

 

Una cosa fondamentale che ci ha fatto capire questa pandemia – afferma Leonardi è che la salute non è un costo ma un investimento. Da anni si parla dell’importanza di strutturare meglio la sanità territoriale ma non c’erano le risorse, adesso abbiamo la possibilità di avere dei finanziamenti che ci potranno permettere, se ben gestiti, di avere una sanità di prossimità sempre più vicina ai cittadini. La maggior parte dei fondi sono destinati alla green economy e alla digitalizzazione, in sanità c’è moltissimo da fare in questi due settori, possiamo cogliere questa opportunità per rendere il nostro sistema sempre più green e digitalizzato. Inoltre ci sono anche molti fondi dedicati al sud. Possiamo dire che si apre una nuova era di investimenti per recuperare il terreno perduto, bisogna essere attenti a pianificare bene gli investimenti per evitare gli sprechi.

 

Siamo in guerra- afferma Ricciardi - vinceremo, il dopo guerra sarà entusiasmante ma adesso siamo in guerra. Questa pandemia ha avuto un impatto economico molto forte, ma si può pensare all’economia solo in sinergia con le esigenze di salute se no si ottiene il risultato opposto, come in altri paesi che, dopo aver scelto di anteporre le esigenze economiche a quelle sanitarie, si stanno trovando a dover fronteggiare una fortissima crisi economica. Questo virus è insidioso perché scarsamente letale, ma molto contagioso e facilmente sottovalutabile. Dobbiamo comportarci come se tutti fossimo contagiosi. A noi meridionali fa impressione ma è fondamentale usare le precauzioni che ormai tutti conosciamo  (mascherine, sanificazione, distanziamento…). Fondamentali i comportamenti dei singoli e delle istituzioni. Abbiamo due strumenti che ci potrebbero aiutare a fronteggiare questo virus ma che purtroppo non sono ancora gestiti bene: il vaccino antiinfluenzale di cui c’è ancora poca disponibilità e l’app immuni, utilissima per tracciare e rompere la catena, ma ancora troppo poco diffusa.

 

In questi mesi abbiamo capito – continua Ricciardi – che la sanità e la scuola sono due settori su cui bisogna investire. Quando si parla di sanità pubblica si intende a servizio del pubblico, a prescindere che sia di proprietà in un privato, a patto che ovviamente il privato sia serio e responsabile come si è dimostrato quello siciliano. 

 

Dobbiamo lottare per gli ultimi mesi – afferma Ricciardi – se facciamo attenzione, pianificando bene le azioni e le risorse, il rimbalzo sarà fortissimo, come nel dopo guerra; l’Italia potrà essere un paese guida come lo è per questa emergenza. Ci vuole una grande responsabilità dei singoli e delle istituzioni. Abbiamo tante risorse a disposizione, non dobbiamo perdere questa opportunità.