IOM ha partecipato ad un importante studio sulla correlazione tra obesità e tumore del colon

  • mercoledì, 8 settembre 2021
    • Istituto Oncologico del Mediterraneo
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L’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande ha partecipato allo studio fornendo un importante valore aggiunto: ha raccolto e messo a disposizione i dati di 400 pazienti affetti da tumore del colon, ha effettuato la caratterizzazione istologica e molecolare e l’analisi bioinformatica.  Coinvolti nel progetto il prof. Dario Giuffrida, Direttore del Dipartimento Oncologico e Direttore dell’Oncologia Medica, la dott.ssa Marzia Mare, Oncologa, il prof. Giorgio Giannone, Direttore della Chirurgia Generale Oncologica, il dott. Lorenzo Memeo, Resp. del Servizio di Anatomia Patologica e il dott. Lorenzo Colarossi, Biologo del Servizio di Anatomia Patologica, dott. Emanuele Martorana, Bioinformatico IOM Ricerca.

L’esistenza di un nesso causale tra obesità e cancro è supportata da numerosi studi internazionali. Fisiologicamente il tessuto adiposo, oltre a costituire una riserva dei grassi in eccesso, funziona come un vero e proprio organo endocrino e metabolico molto attivo, in grado di produrre numerosi ormoni, tra cui gli estrogeni, che regolano la proliferazione cellulare. Numerosi studi hanno dimostrato come l’obesità rappresenti un importante fattore di rischio per lo sviluppo di molti tipi di tumore ed è associato a prognosi infausta. In questo contesto, i ricercatori del gruppo del Professor Giorgio Stassi afferenti al Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche (DICHIRONS) hanno recentemente identificato le molecole, presenti nei soggetti obesi, che alimentano le cellule staminali tumorali del tumore al colon, promuovendone la diffusione e conseguente formazione di metastasi. Il Professor Stassi dichiara – “data la correlazione tra obesità e aumento di mortalità dei pazienti oncologici, è stato di fondamentale importanza studiare i meccanismi molecolari che legano l’obesità alla malattia metastatica del tumore al colon” La ricerca, pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature Communications, consentirà in futuro lo sviluppo di strategie innovative per la prevenzione, diagnosi precoce e terapia. La ricerca è stata condotta dai collaboratori del Professore Stassi (Simone Di Franco, Miriam Gaggianesi, Veronica Veschi, Melania Lo Iacono, Salvatore Vieni) in collaborazione con: i collaboratori della Professoressa Todaro del Dipartimento PROMISE, l’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM), Viagrande, Catania che già nel 2007 aveva contribuito alla scoperta delle cellule staminali tumorali del colon, il Professor Paolo Vigneri dell’Università degli studi di Catania, il Professor Jan Paul Medema dell’Academic Medical Center di Amsterdam, e con il Professor Ruggero De Maria, Ordinario di Patologia generale alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e vice direttore scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, con il quale da più di 30 anni collaborano per lo studio delle cellule staminali tumorali, essendo stati inoltre i primi a scoprirle nel contesto del tumore al colon. Il Professor De Maria dichiara - “Questa scoperta svela un meccanismo fondamentale attraverso il quale i tumori del colon generano più facilmente metastasi in un soggetto obeso. Le molecole prodotte dal grasso nel contesto di un tumore inducono la formazione di nuovi vasi che fanno si che le cellule staminali del tumore al colon possano diffondersi. Adesso stiamo cercando di utilizzare i risultati di questa ricerca per curare meglio i pazienti obesi”.