H open week-end prostata

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo aderisce all’iniziativa nazionale di Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che organizza dal 18 al 20 marzo l’(H)Open Weekend dedicato alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore alla prostata

  • venerdì, 18 marzo 2022
    • Istituto Oncologico del Mediterraneo
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Tumore alla prostata:

IOM aderisce all’(H)Open Weekend promosso da Fondazione Onda dal 18 al 20 marzo

 

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo aderisce all’iniziativa nazionale di Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che organizza dal 18 al 20 marzo l’(H)Open Weekend dedicato alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore alla prostata con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione verso una malattia che conta ogni anno circa 37.000 nuove diagnosi, rappresentando il 19% di tutti i tumori maschili.

 

In questi giorni sarà possibile inviare una mail a comunicazione@grupposamed.com con domande, dubbi, richiesta di informazioni su terapia, chirurgia e radioterapia del tumore della prostata. Gli specialisti IOM -prof. Dario Giuffrida, oncologo, prof. Giuseppe Morgia, urologo, dott. Gianluca Ferini, radioterapista- risponderanno a tutte le domande.

 

L’Unità Funzionale di Urologia dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) e più in generale tutta la struttura dipartimentale si interessano da molti anni di tumore prostatico. In particolare, ai fini diagnostici, lo IOM offre ai pazienti, con elevati valori di PSA, la possibilità di eseguire le biopsie prostatiche, effettuate per via trans-perineale, sia nella metodica standard sia nella più moderna possibilità “fusion” grazie ad apparecchiature di ultima generazione. L’iter diagnostico può essere poi completato con la stadiazione con TC e scintigrafia ossea eseguibili presso i servizi di radiologia e medicina nucleare. Le opzioni terapeutiche disponibili sono tutte discusse all’interno di un team multidisciplinare e sono rappresentate dalla chirurgia radicale, dalla radioterapia e dalle terapie farmacologiche nei casi avanzati. La chirurgia – afferma il prof Morgia- si avvale delle tecniche open e della laparoscopia per eseguire interventi radicali che prevedono oltre l’asportazione della prostata e delle vie seminali anche la possibilità di una chirurgia di salvataggio dei nervi (così definita “nerve sparing”) per la ripresa dell’attività sessuale nel post-intervento. La radioterapia, che può essere associata alla terapia ormonale, rappresenta una delle opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da tumore della prostata. Presso il nostro servizio di radioterapia, spiega il dott Ferini, eseguiamo trattamenti curativi e adiuvanti-post operatori. L’unità di radioterapia dispone delle più evolute tecnologie radioterapiche grazie alle quali siamo in grado di erogare con estrema precisione sia i trattamenti convenzionali che, in pazienti selezionati, trattamenti ad alte dosi con tecnica stereotassica. Al termine dei trattamenti il paziente è seguito con controlli periodici per il monitoraggio della malattia e degli effetti collaterali delle terapie con la possibilità di ulteriori indagini diagnostiche, fra tutte la PET (18F-Colina e 68-Gallio PSMA), per l’evidenza di ripresa di malattia. È a disposizione di tutti i nostri pazienti un servizio di psicologia di sostegno. Infine, nei casi di malattia avanzata, spiega il prof. Giuffrida, il reparto di oncologia prevede la possibilità di eseguire tutti i protocolli di terapia sistemica antiblastica, chemioterapia, terapia ormonale, famaci biologici, di prima, seconda linea e oltre. Riteniamo quindi di poter offrire al paziente un ventaglio di opzioni diagnostico-terapeutiche quanto più moderno ed attuale.