Carcinoma della prostata: novità diagnostiche e terapeutiche

  • sabato, 8 novembre 2014
    • Casa di Cura Musumeci Gecas
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Tigre  o gattino? Non tutti i tumori della prostata sono uguali

Sabato 8 novembre, dalle ore 8.30 alle ore 13 circa, si svolgerà presso la casa di cura Musumeci Gecas il corso ecm  – dedicato a medici di famiglia, urologi, oncologi, anatomopatologi e biologi - sul tema “Carcinoma della prostata: novità diagnostiche e terapeutiche”. Il corso è patrocinato dall'UROP (Urologi dell'Ospedalità Privata) .  Direttore del corso il prof. Rosario Leonardi, urologo della casa di cura.  

L'incidenza del tumore prostatico negli ultimi anni è in continuo aumento. Oggi il tumore della prostata è per l'uomo quello che, da sempre, il tumore al seno rappresenta per la donna . É assodato che l'avvento del PSA ha fatto aumentare il numero delle diagnosi, non tanto per la sua specificità, quanto per aver dato, al medico ed al paziente, un mezzo per  far emergere il problema  tumore prostatico e far si che l'uomo, dopo anni di indolenza, cominciasse a fare prevenzione . Sappiamo anche che, spesso,  il PSA elevato non è segno di presenza di tumore e quindi va interpretato dallo specialista in base ad una serie di parametri quali il volume prostatico, la presenza di uno stato flogistico, la velocità di crescita, l'esame obiettivo e strumentale. Ma, sicuramente, il dato più importante per stabilire una strategia terapeutica è poter prevedere, in base all'esame istologico,  la  possibile evoluzione del tumore prostatico quando la biopsia è positiva. In questo campo, purtroppo, fino a qualche tempo fa, non si erano ottenuti risultati convincenti. In altri termini, c'è stata un'evoluzione nelle tecniche chirurgiche, e forse un accanimento terapeutico, su tumori che sarebbero stati  clinicamente innocui. Le linee guida Europee consigliano, per i tumori di basso grado ( poco aggressivi secondo le classificazioni in uso), una  "vigile attesa". Purtroppo, il limite di questo consiglio, sta nel fatto che bisognerebbe avere una ragionevole certezza sul fatto che, il non eseguire l' intervento chirurgico, non comprometta la prognosi del paziente. La clinica ci dice che, sorprendentemente ed inspiegabilmente, certi tumori, apparentemente poco aggressivi, si comportano come  tigri, evolvendo in forme devastanti e ,viceversa,  forme che alla diagnosi istologica sembravano delle tigri feroci, nel tempo assumono un comportamento poco aggressivo comportandosi da innocui gattini.

Da due anni si è stata messa a punto una tecnica di indagine biomolecolare su tessuto prostatico prelevato mediante biopsia, ovvero dopo un intervento di asportazione completa della prostata. Questo test approvato dall'FDA americano sembra essere in grado di dare una risposta attendibile sull' evoluzione del tumore. L'equipe del Prof. Leonardi della Clinica Musumeci GECAS attua, da circa un anno, questa nuova metodica di indagine, nei pazienti che ne facciano richiesta.

Durante questo incontro saranno affrontati i temi della più attuale diagnostica per immagine, della chirurgia e della terapia oncologica del tumore prostatico, ma il clou  dell'evento sarà una tavola rotonda sul Test molecolare Prognostico nella gestione del carcinoma prostatico alla quale parteciperanno esperti del settore provenienti da prestigiosi centri nazionali.