TUMORI DELLO STOMACO

IOM è la 1° STRUTTURA IN SICILIA PER NUMERO DI INTERVENTI di tumore allo stomaco, questo permette a tutta l’equipe di specializzarsi e garantire una qualità sempre più elevata. Tumori gastrici: fattoti di rischio, diagnosi e terapia. Team multidisciplinare dedicato.

    • Istituto Oncologico del Mediterraneo
Gruppo Samed
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Il Tumore gastrico o tumore allo stomaco rappresenta il quinto tumore più comune ed anche la terza causa di morte per tumore con almeno 800.000 morti ogni anno nel mondo. In Italia si stimano circa 14.500 nuovi casi/anno con circa 8700 decessi. In Sicilia nel 2021 gli interventi per tumore maligno dello stomaco sono stati 309, in questo ambito l’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) è la prima struttura per numero di interventi (dati Agenas).

I principali fattori di rischio sono da attribuire all'infezione da H.Pylori, fumo di sigaretta, consumo di cibi salati, obesità, reflusso gastro-esofageo, scarso consumo di frutta e verdura.

La diagnosi avviene prima mediante un’attenta raccolta dell'anamnesi e valutazione dei sintomi del paziente da parte del primo operatore che viene interpellato, che spesso è il medico di medicina generale, durante questa fase non bisogna sottovalutare sintomi quali il dimagrimento, la pirosi, il reflusso gastro-esofageo. Successivamente bisogna consigliare al paziente di sottoporsi a EsofagoGastro DuodenoScopia con eventuale biopsia delle lesioni sospette, se presenti; tale esame permette di effettuare la diagnosi di tumore gastrico oltre ad indicarne la sede.

Tutti i tumori gastrici -  afferma il dott. Dario Giuffrida, direttore del dipartimento oncologico e della uo di oncologia IOM-  vengono presi in carico da un team multidisciplinare dedicato presente all'interno dello IOM. Le figure coinvolte sono: chirurgo, oncologo, genetista, nutrizionista, gastroenterologo/endoscopista, anatomo patologo e biologo molecolare, radiologo, radioterapista, psicologo, palliativista.

L’alto volume di interventi effettuati – sottolinea il dott. Giorgio Giannone, direttore della chirurgia generale oncologica IOM, permette a tutta l’equipe di specializzarsi, trovare le procedure migliori e garantire una qualità sempre più elevata. Questo vale non solo per l’equipe chirurgica, ma per tutte le equipe che collaborano insieme tra loro ed affinano le procedure.

Presso IOM, evidenzia la dott.ssa Marzia Mare, oncologo IOM, è attivo ormai dal 2016 un percorso agevolato di diagnosi e cura per i pazienti affetti da tumore gastrico che permette di evitare lunghe attese ed usufruire dei migliori trattamenti disponibili (chemioterapia, immunoterapia, farmaci a bersaglio molecolare etc). Inoltre sono attivi protocolli sperimentali e linee di ricerca su fattori di rischio e predisposizioni genetiche su cui è stato recentemente pubblicato un importante articolo sul tema  Hippo pathway dysregulation in gastric cancer: from Helicobacter pylori infection to tumor promotion and progression.

Inoltre presso IOM vengono effettuati interventi di gastrectomia profilattica per prevenire il tumore gastrico. Infatti grazie al progresso della ricerca genetica, sempre più, al giorno d’oggi, si propende verso una chirurgia di prevenzione in presenza di mutazioni genetiche.

La gastrectomia profilattica, spiega il dott. Giorgio Giannone, è una scelta terapeutica per i soggetti affetti da HDGC (Hereditary diffuse gastric cancer), una sindrome genetica associata alla comparsa precoce di tumore dello stomaco con una trasmissione autosomica dominante. La HDGC predispone al cancro dello stomaco nel 70% dei casi, e la comparsa del cancro è in giovane età. Per questo motivo, e secondo le più recenti linee guida, si raccomanda di sottoporsi all’intervento di gastrectomia profilattica tra i 20 e i 30 anni.

Negli ultimi 2 anni abbiamo eseguito diversi interventi di gastrectomia profilattica: alcuni di questi appartenevano alla stessa famiglia, proprio perché la malattia si trasmette geneticamente. A due anni dall’intervento i pazienti sono in ottima forma ed hanno scongiurato il rischio di cancro gastrico. Qualche mese fa – sottolinea la dott.ssa Enrica Deiana, chirurgo dell’equipe del prof Giannone, abbiamo sottoposto un giovane ragazzo di 17 anni ad una gastrectomia profilattica laparoscopica, il terzo componente della stessa famiglia che abbiamo operato.

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